PROGETTARE UN SERVICE LEARNING

COS’E’ IL SERVICE LEARNING E COME SI REALIZZA

Potrebbe sembrare un’utopia parlare di un apprendimento educativo che riesce a conciliare e fondere gli obiettivi di apprendimento con un sevizio utile alla comunità…eppure non è così!

Il Service Learning, tradotto dall’inglese significa apprendimento del servizio, è proprio questo.

Si chiede agli studenti di compiere delle concrete azioni solidali nei confronti della comunità in modo da creare il cosiddetto “circolo virtuoso” tra l’apprendimento (Learning) e il servizio solidale (Service).

L’elemento innovativo sta nell’imparare agendo attraverso una pedagogia capace al tempo stesso di potenziare i valori della cittadinanza attiva in modo da far interiorizzare agli studenti i valori dell’uguaglianza, della giustizia, della legalità, del rispetto e della cura per l’ambiente.

Non è un progetto ma è un’esperienza di vita anche per i docenti stessi.

Non ci si pone più davanti agli alunni ma si sta al loro fianco vivendo insieme l’esperienza che diventa sotto i nostri occhi concretamente competenza.

E’ un percorso di crescita del singolo ma anche della classe stessa nel suo insieme.

Infatti, questa metodologia non è fine a sé stessa, e quindi relegabile a poche ore extracurriculari, bensì è ha una finalità ben precisa e che si concretizza in un reale contributo alla soluzione di un problema della collettività locale.

Certamente è un rapporto che va costruito con cura ed attenzione, analizzando dapprima i bisogni reali, successivamente progettando ed infine intervenendo, creando così il ciclo continuo di apprendimento-servizio-servizio-apprendimento, quello che un tempo si chiamava “imparar facendo”.

La scuola deve cioè creare una sinergia con i diversi attori presenti sul territorio che sono le famiglie, Enti locali, il mondo produttivo, il terzo settore e tutto il volontariato e i risultati saranno sicuramente positivamente inattesi.

Ponendo al centro dell’azione l’alunno e le sue competenze, al fine di creare un percorso che porti lo studente stesso ad essere e diventare un buon cittadino, l’esperienza scolastica si arricchisce di qualcosa prima impensabile.

La società con i suoi problemi irrisolti entra nella scuola e questa si fa carico non solo di risolvere questi ultimi, o quantomeno alleggerire il carico alla comunità, ma soprattutto di realizzare il disegno comune di tutti gli attori dello studente-cittadino completo, consapevole e maturo.

Come procedere?

Sintetizziamo in pochi punti la scaletta operativa:

  1. motivazione
  2. diagnosi dei bisogni della comunità
  3. ideazione e pianificazione
  4. attuazione
  5. chiusura
  6. capitalizzazione, promozione e sensibilizzazione
  7. valutazione, autovalutazione e interiorizzazione

Tutte le fasi devono essere pensate e costruite dagli alunni stessi, il progetto nasce infatti dalla necessità di guidare i discenti nella pratica di azioni solidali in contesti e situazioni che gli studenti individuano e sentono vicino al proprio vissuto e al proprio bagaglio esperienziale.

La scuola ha non unicamente il compito di sviluppare le capacità cognitive e le competenze ma anche di indurre ad acquisire abilità di tipo sociale e capacità di tipo metacognitivo.

Le capacità relazionali, espressive, di lavorare in squadra, la flessibilità e adattabilità fanno poi da cornice a tutto il lavoro.

Provare per credere!

Di seguito troverete :

  • due video interessanti di pochissimi minuti per capire cos’è il Service Learning (INDIRE ed intervista ad Italo Fiorin)
  • un PP riassuntivo del lavoro svolto lo scorso anno scolastico nell’I.I.S. Boccardi-Tiberio di Termoli (CB) insieme al prof. Roberto Mascilongo e prof.ssa Alessandra Santagata
  • Servizio Telemolise del 08 dicembre 2019 sul Service realizzato

Seguirà prossimamente la scheda analitica del progetto svolto, come punto di riflessione e di partenza per un primo approccio al tema.

…sono certa vi innamorerete del SL!!!

Work in progress

6 Replies to “PROGETTARE UN SERVICE LEARNING

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